domenica 11 marzo 2007

ON-OFF /2 Così abbiamo conosciuto il protagonista della storia che andiamo a raccontare.Il suo nome è Sandro, un ragazzo di aspetto gradevole, alto, con un fisico attraente, un viso bello nella sua giovinezza, ventiquattro anni, occhi verdi, un pò di sogni chiusi in fondo al suo cuore e tanta voglia di rendere i sogni dei fatti nella sua vita.All'apparenza un ragazzo come tanti.Ma facciamo 24 passi indietro e vediamo di raccontare la storia di Sandro... Il suono delle cicale aspro come un limone risuonava per Capo Faro, l'alba che con fatica si realizzava all'orizzonte da il benvenuto ad un nuovo giorno caldo e pieno , un'alba che sveglia anche i dormienti più assorti per la sua perfezione poetica e vitale.Rossa e gialla insieme così perfetta.Un'armonia dolce di note per gli occhi che sanno guardare che forma una melodia entrando dentro indimenticabile.Qull'alba da l'inizio ad un nuovo giorno dell'agosto 77.E' arricciato il volto di Nino, disteso sulla spiaggia tutta oro, sembra un dio egiziano, sereno e beato al sole che punge e riscalda. Fa tutto fuoco nella sicilia degli anni settanta. Sembra che la sua vita non possa andare meglio, un lavoro che gli permette di vivere e che non gli prende tutto il tempo, gli amici di una vita al suo fianco come sempre, l'amore con una ragazza russa bellissima e che gli fa vibrare l'anima e il corpo,Alina,tutto fa da colonna sonora a quella torrida estate.Nino è il figlio minore di una famiglia catanese da generazioni, ultimo di 7 fratelli sente sulle spalle la responsabilità di seguirli formandosi una famiglia tutta sua, ma non ha ancora trovato la donna della sua vita,se ne esiste una, nonostante è già oltre i trenta.Se ne sta disteso in quella spiaggia dalla sabbia fine e calda da scottare nel litorale messinese con alcuni amici e colleghi della Sip, Turi e Peppe.Turi, il più piccolo dei tre, solo 23 anni, un pò ribelle e poca voglia di pensare al futuro, in mente pochi pensieri faticosi e voglia di stupirsi del mondo.A causa della situazione economica della sua famiglia non aveva potuto inscriversi all'università come i suoi compagni di Liceo, aveva dovuto trovare un lavoro.Grazie ad una raccomandazione dello Zio dipendente al ministero degli interni a Roma era entrato nell'azienda dei telefoni di stato.Peppe...bè esiste una sola parola per descriverlo,belissimo, modello di perfezione e gentilezza con "l'altra metà del cielo" da incitare un sentimento poco nobile ma naturale d'invidia nei cuori dei suoi amici di quartiere e di una vita ,Nino e Turi. . Bello ma ciò che colpiva in lui era sicuramente la sua capacità di entrare in sintonia con le persone da subito, era un ammaliatore, la sua voce sensuale ed il suo sguardo nero e luminoso allo steso momento faceva stragi d'anime, ma piaceva a tutti e tutti erano consapevoli del suo fascino.